Giorno: 24 Dicembre 2023

Arrivederci in Ex-Fiera

In vista dell’imminente inizio dei lavori di ristrutturazione dell’impianto, sabato 22 dicembre 2023 si è giocata la partita delle stelle fra atleti che sono usciti dalle giovanili del Nuovo Basket 2000.

Una buona parte ancora in piena attività, alcuni presenti come spettatori, ma tutti affezionati all’impianto e alla società che gli ha permesso di crescere come giocatori e come uomini.

I roster delle due formazioni erano di tutto rispetto con la squadra celeste di coach Dario Starnoni che schierava Lecce, Williams, Finardi, Gelormini, Gri, Scaramuzza D., Passador, Rizzetto, Bianchini e Muner.

Contrapposti dai gialli di coach Livio Consonni; Brusamarello, Peresson A. Galli D. Piccinin, Di Prampero, Scaramuzza G., Bomben, Truccolo, Bubanja e Ciman.

Partita vivace, punto a punto, conclusa con un solo punto di scarto, ma il clima era quello della classica rimpatriata fra amici.

Dopo l’incontro, il rinfresco offerto dal Nuovo Basklet 2000 e lo scambio degli auguri per le imminenti festività.

Ora aspettiamo l’inizio dei lavori, con le attività del basket che si trasferiscono in toto nelle vicine palestre del Mattiussi.


ARRIVEDERCI IN EX FIERA – 2

ARRIVEDERCI IN EX-FIERA – 2

Finisce tra sorrisi e abbracci, per una volta sovvertendo l’implacabile legge della pallacanestro: malgrado un punto di differenza, tutti vincitori in mezzo al campo. Così la partita tra le ‘stelle’ del Nuovo Basket 2000: usciti l’altro ieri dall’Ex-Fiera come ragazzi rampanti e promettenti, affamati e bramosi di sfondare nel mondo, e rientrati oggi con famiglia e amici al seguito, con animo certamente meno bellicoso rispetto agli esordi, ma con intatta qualità tecnica e morale. Sorride Caterina, la mamma di Antonia, che da chissà dove ha visto l’unica giocatrice in mezzo al campo guadagnarsi la stima e l’ammirazione dei molti presenti: nientemeno come 16 anni fa, con le gambette ancora alla Bambi, quando il Nuovo Basket vinse per la seconda e ultima volta il Memorial Agostino Muner, grazie a due intrepide bambine nel quintetto. Sorride l’Ex-Fiera, che tra le proprie mura ha visto passare centinaia di talenti e dove ogni centimetro quadrato riporta i segni e le gesta di leggende pordenonesi. ‘Scaldate bocia’, si rivolgeva il compianto prof. Ferrin al giovane Turco, che in totale obbedienza come si usava a quei tempi, iniziava la fase di riscaldamento alle spalle della panchina, ossia dietro le tribune: al fischio finale, durante i saluti, il malcapitato stava ancora correndo in attesa di fare il suo ingresso. C’è un album pieno di ricordi, ma la storia continua: ogni bambino/a di oggi e di domani ha diritto di vivere gli stessi sogni di questi/e ragazzi/e di ieri: la pallacanestro non è solo agonismo, è amicizia, rispetto, riconoscenza, lealtà. Non tutti possono diventare giocatori, fa parte dell’algoritmo: tutti possono diventare uomini e donne migliori. Per questo tutti ti amano e hanno voluto darti un saluto, che non è l’ultimo: non sono solo muri, colonne, alberi; sono persone, voci, lacrime, braccia al cielo, strette di mano. Non propriamente o solamente luogo fisico, ma qualcosa che va oltre: palestra e vita, o meglio ancora, ‘palestra di vita’. ‘Il ragazzo si farà anche se ha le spalle strette”, recita una delle più belle canzoni dell’era moderna: ne hai visti tanti, ne vedrai ancora.